Cooperativa Lindbergh collabora con altri centri diurni, cosa che non solo permette di ottimizzare i costi del personale (che in questi tempi non è cosa da poco), ma rende possibile una maggiore socializzazione e, in alcuni casi il trasferimento di competenze specifiche su altri contesti (e anche questa per una perona con disabilità psichica non è poca cosa).
Vero è che tutti gli attori coinvolti (ASL, Comuni, centri diurni e/o residenziali, servizi psicologici di supporto, ecc.) dovrebbero collaborare alla buona riuscita di un progetto di vita sensato e che miri all’autonomia e al distacco dal nucleo familiare, come avviene in ogni famiglia.