“Glori: the place to be” è il nome scelto per il progetto di rinascita e ripopolamento dell’antico borgo di Glori. Qui, dove il tempo si è fermato, una piccola comunità di residenti tenaci e sognatori, porta avanti la sua quotidiana battaglia per preservare la bellezza del territorio in maniera comunitaria e sostenibile.
Gli abitanti di Glori si dedicano a varie professioni e attività. Alcuni fanno i pendolari verso Sanremo, la città più vicina, mentre altri sono pensionati che continuano a dedicarsi all’agricoltura. Nella zona ci sono migliaia di olivi, da cui un po’ tutti traggono i propri frutti in maniera professionale o sporadica. Elisa è artigiana, e valorizza l’olio d’oliva traendone vari prodotti per il corpo. Due ragazzi hanno un’azienda agricola e fanno officinali. Uno di loro è specializzato negli oli essenziali, mentre l’altro fa orticoltura, in particolare di fagioli e zafferano. Matteo e un altro ragazzo lavorano con la pietra, tirando su muri a secco, e hanno un piccolo forno in cui producono una volta a settimana del pane che consegnano a gruppi d’acquisto o vendono direttamente.
L’obiettivo è ora quello di allargare questa comunità creando una rete sociale e riattivando l’economia locale. Ci sono in vendita tantissime case e ruderi in regalo. I residenti si offrono di fornire un aiuto catastale, immobiliare e di collaborare.